4262
post-template-default,single,single-post,postid-4262,single-format-standard,stockholm-core-1.2.1,select-child-theme-ver-1.1,select-theme-ver-5.2.1,ajax_fade,page_not_loaded,menu-animation-underline,popup-menu-fade,side_area_over_content,header_top_hide_on_mobile,wpb-js-composer js-comp-ver-6.1,vc_responsive

Reaction Facebook: perché ce le scambiamo?

Reaction Facebook: perché ce le scambiamo?

Quasi sicuramente non ci conosciamo, ma posso indovinare con certezza una cosa di te: utilizzi quotidianamente i social media e le funzioni che essi offrono, tra cui le reaction. Ti sei mai chiesto “perché?”

Lasciare un like, un “grrr”, un “sigh” non è legato solo alla mera funzione che ci offre la piattaforma, per creare interazione, ma anche alla psicologia e alle emozioni, positive o negative, che determinati post o commenti sotto di essi ci suscitano.

Pollici, cuori ed emoji: andiamo a fondo

Cosa c’è di sociale nei social media? In generale tutti i media, sia tradizionali che digitali, a modo loro sono sociali poiché creano, mantengono e rafforzano legami tra individui diversi. I social media, per eccellenza, enfatizzano le possibilità di comunicazione e di interazione. Come direbbe il buon Thompson, con la sua teoria del “L’interazione mediata”, i nuovi mezzi di comunicazione non prevedono più la necessità di una compresenza fisica, ma permettono nuove forme di azione a distanza.

L’esperienza sociale sui nuovi media è variegata e reagire ad un post, commento, annuncio può assumere diversi significati.

Come distinguere le diverse reazioni?

Da alcune interviste fatte a giovani tra i 18 e i 25 anni, frutto di una ricerca sociologica a cura di Elena Bissaca, Massimo Cerulo e Cosimo Marco Scarcelli, emergono le seguenti reazioni:

  • di appartenenza, rispetto a contenuti condivisi da testate giornalistiche, personaggi pubblici, servono per rafforzare la nostra immagine mediale. Reaction che mirano a mostrare ai propri contatti una posizione rispetto a determinati fatti.
  • di mantenimento, un reminder che serve a mantenere viva una relazione a basso investimento.
  • di accesso, il famoso “like tattico” per far notare la propria presenza, una modalità per emergere dal flusso continuo di contenuti della bacheca.
  • di scambio, un’interazione utilitaristica in cui il like rientra in un intreccio di reazioni reciproche.

E dal punto di vista di chi pubblica il contenuto?

Ricevere un like o una reaction positiva attiva quasi sempre emozioni di gioia. Spesso non è tanto il numero di like ad essere importante, ma gli utenti che reagiscono a quel contenuto. Non “quanti” ma “chi”: il desiderio di approvazione viene dopo il sostegno delle persone con cui si ha una relazione “social”. Esattamente come accade offline, anche online ciò che ci interessa davvero è piacere a chi ci piace.

Luca Picarelli

Del mio lavoro amo la naturalezza e la spontaneità che mi permette di avere. Curiosità, creatività, tenacia e intuizione non devono mai mancare per ottenere risultati concreti e profittevoli. Mi occupo di creazione di piano editoriale, calendario editoriale, creazioni di contenuti social, analisi, creazione e gestione di campagne per e-commerce e acquisizione contatti. Non saranno un CPM alto o un CTR troppo basso a fermarmi.

1 Commento
  • Giuliana

    27 Ottobre 2022at20:14 Rispondi

    Un articolo molto interessante e moderno nei contenuti!

Commenta l'articolo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.